Guardare il continuo mutare dei riflessi sull’acqua lisciata ed increspata dalle folate, seguire l’avvicendarsi dell’ombra e la luce a colorare le forme, ascoltare la natura esibirsi per noi in questo maestoso teatro. La quotidianità dell’altopiano diventa uno spettacolo struggente, indimenticabile. Lago Pietranzoni a Campo
E percorrere le dolci curve che si avvinghiano ai pascoli lasciando gli occhi liberi di ammirare il paesaggio è l’on the road che amo. Anche la strada panoramica del Passo delle Capannelle dall’Aquila a Teramo, considerata tra le più belle d’Italia, merita davvero d’essere percorsa e goduta, e da Teramo la deviazione per Campo Imperatore è stupenda.
Nel selvaggio west americano di Campo Imperatore si cammina nel canyon su sentieri ruvidi, abbaglianti e silenti. La carezza del vento e l’abbraccio del sole ci accompagnano in un paesaggio aspro e suggestivo. Continuavano a chiamarlo Trinità, 1971
Perché venire al rifugio/macelleria Mucciante? Perché, oltre ad una vasta scelta di formaggi, salumi e carni, gli arrosticini di pecora sono favolosi, si grigliano in autonomia, la birra è artigianale, il paesaggio è commovente, poi dal monumento del pastore si cammina su pascoli profumati fino a raggiungere un canyon. Quella che fu una stazione di servizio Texaco allestita per il film “Autostop rosso sangue” nel 1977 (ambientato in California ma era Campo Imperatore!) è diventata un’imperdibile tappa per i visitatori del Parco del Gran Sasso grazie al signor Giulio Mucciante che la rilevó terminate le riprese.