“stand clear of the closing doors”
Ed è proprio quando risentiamo la voce di Charlie, sulla prima metro che prendiamo dopo aver lasciato il JFK con l’air train, che si realizza, siamo a New York! Quel messaggio è adrenalina che spazza via la stanchezza del viaggio. L’emozione di riessere qui è complicata da descrivere, e ci sorprende ancora.
Ottobre 2024, per la quinta volta siamo a New York, e ci siamo per 17 giorni,
“ancora?”, quante volte ci è stata rivolta questa domanda, si, ancora, perché New York è un luogo per noi magnetico, un luogo dove trovi traffico, caos, gente che cammina veloce senza prestare attenzione perché presa da appuntamenti, lavoro e forse anche solo l’abitudine di camminare velocemente,
ma New York è anche oasi di pace e tranquillità con i suoi parchi, quando entri in Central Park il mondo rimane fuori, anche le assordanti sirene delle ambulanze o dei vigili del fuoco rimangono all’esterno, il Central Park è l’esempio più grande, ma se ne trovano tantissime di piccole osai, Madison Square Park, Brooklyn Park, Bryant Park, potremmo elencarne a centinaia, se si considerano parchi giochi, piste ciclabili e spazi verdi il New York City Department of Park and Recreation ne amministra circa 5000.
Nei parchi puoi passeggiare, sdraiarti su un prato, sederti su una panchina o visitare molte attrazioni e vedere monumenti, tutto questo spesso accompagnato dalla musica di un sax, una chitarra o un piano, qualche artista bravo e qualcuno che da l’idea di passare tutta la giornata ad accordare lo strumento senza saperlo suonare veramente, ma tutto ciò ti permette di passare il tempo in totale relax.
Il Prospect Park si trova in Brooklyn ed è sicuramente meno frequentato dai visitatori rispetto al noto Central Park di Manhattan. Dall’aspetto più selvaggio ma ugualmente curato e dotato di servizi.
La scelta di tornare ad ottobre è ben calcolata, le prime pennellate di autunno offrono colori meravigliosi, il verde degli alberi sta facendo spazio al giallo, l’arancio e il rosso delle foglie che presto cadranno, il foliage sta arrivando.
La bellezza si trova anche nel cercare i riflessi nelle fontane, il Flatiron che si specchia nell’acqua di una fontana al Madison Square Park, o il riflesso del cielo nella Bethesda Fountain.
Roosvelt Island Park è un altro polmone verde della grande mela dove rilassarsi, raggiungibile con la metro o con la suggestiva funicolare, l’isola sotto il ponte di Queensbridge si trova tra il Queens e Manhattan.Passeggiare per New York significa anche girare il mondo, Little Italy, Chinatown, Williamsburg, il quartiere ebreo, passiamo per caso da Coreatown e ci troviamo immersi nelle sfilate in costume, street food che attanaglia il naso e musica assordante. Scappiamo a gambe levate e ci rifocilliamo con l’ottimo pastrami sandwich di Friedman’s, anche la cucina fa parte di un viaggio, e New York offre praticamente tutte le cucine del mondo.
Ma New York non è solo passeggiate e la cena romantica al tramonto su i due fiumi l’ East River e l’ Hudson River è un’altra coccola che ci prendiamo volentieri da una New York sempre ammaliante.
E il weekend? Tutto chiuso? Assolutamente no, una calda domenica autunnale in totale relax tra Dumbo e Brooklyn Bridge Park. Il mercato delle pulci c’è ogni we e offre di tutto, due anni fa ci garbò tanto quindi perché non tornarci?!.
Il venerdì il mercato di Union Square è ancora più suggestivo, pullula di banchi e gente, di prodotti e di colori.
Passeggiando si resta sempre sorpresi dalla varietà di cose da incontrare, come l’istallazione artistica di 100 elefanti sulla 9th ave a partire dalla 14th st (zona Chelsea). E infiniti sono gli scorci da fotografare, ecco perché bisogna prendersela con calma, si può tranquillamente trascorrere un’intera giornata muovendosi tra poche strade.
Nel 2019 si fece in tempo a salirci, è stato poi chiuso a causa di suicidi. Entro quest’anno The Vessel verrà riaperto ai visitatori, stanno installando le reti di metallo che impediranno i lanci nel vuoto. Non sarà certo un bell’affaccio ma meglio che non poterci salire…
Continua la nostra esplorazione dei parchi. A nord di Manhattan sotto al Washington Bridge si trova l’omonimo parco che offre ancora un’altra prospettiva del fiume Hudson, molto rigogliosa di querce e aceri. Il foliage è agli albori, a novembre chissà che spettacolo ci sarà. Il Little Red Ligthouse ha svolto il suo servizio in passato a Sandy Hook nel New Jersey prima di essere trasferito in questo punto del fiume, pericoloso per la presenza di scogli.
Salire sul Summit era cosa da fare. Due anni fa non ci fu verso, stavolta c’è riuscito prenotare per le 16, sul sito è sempre tutto pieno. E direi che s’è avuto una gran fortuna perché il cielo si preparava ad un tramonto spettacolare.
Sulla 5th Ave che costeggia il Central Park all’altezza della E79th St, in un palazzo storico, si trova una piccola libreria che merita una visita, la Albertine, vi si trovano libri in inglese e francese ma ciò che colpisce è la bellezza e la cura degli arredi. Le costellazioni sui soffitti incorniciano il tutto.
Uno spuntino pomeridiano con bruschette e caffè all’Ariston Flowers and Cafè, decisamente pittoresco e gustoso.
E non può mancare una visita al Chelsea Market, l’ex fabbrica dei famosi biscotti Oreo.
Manca poco ad Halloween, Greenwich, West Village e Washington Park, zone che nei precedenti viaggi non avevamo visto, un condominio in West Village ha pensato bene di allestire tutto il perimetro e l’interno del proprio giardino per Halloween. Spettacolare!!!
Staten Island, anche questa una parte forse meno considerata, che si può raggiungere con il ferry gratuito da Battery Park e qui possiamo vedere The Staten Island September 11th Memorial, in questi giorni ci sono i lavori, ma la struttura è comunque ben visibile.
Red Hook, un luogo che a noi piace tantissimo, una vecchia zona portuale recuperata e ristrutturata, e qui segnaliamo l’Hometown Bar-B-Que per un hamburger veramente buono.
A Manhattan, nel quartiere della moda di Garmen District, tra la Quinta e la Nona Avenue, è ben visibile la scultura del sarto e soprattutto quella del bottone gigante con ago e filo. Un omaggio alla sartorialità che resta un mestiere prezioso e insostituibile.
In zona World Trade Center si incontra la St. Paul’s Chapel, la chiesa più antica di Manhattan. Durante gli attentati dell’11 settembre 2001 rimase illesa e fu un luogo di primo soccorso per i sopravvissuti. Continuando la nostra passeggiata si attraversa il Pumphouse Park, un altro polmone verde tra i grattacieli che conduce a Brookfield Place in Battery Park.
Le lunghe e rigeneranti camminate offrono sempre innumerevoli affacci per godere in tranquillità la frenetica metropoli.
Questa nostra quinta volta è stata una passeggiata senza dover cercare per forza qualcosa da fare o visitare, escludendo qualche punto che volevamo vedere e non avevamo ancora visto, è stato un ritorno in luoghi conosciuti e apprezzati, luoghi che percorri con calma mentre tutto ti passa accanto.