Mi capita spesso di sentire persone che non mangiano l’agnello per il tipico sapore della sua carne che può essere più o meno acuto, io invece la reputo una carne eccezionale da consumare durante tutto l’anno. Nei miei viaggi ho avuto modo di assaggiare diverse preparazioni dell’agnello, in umido, alla brace, arrosto, e tutte mi son piaciute.
Questa è una mia ricetta che ha fatto cambiare idea a molti miei amici che non mangiavano l’agnello.
Per 4 persone occorre
1 kg di taglio misto d’agnello
200 gr di ceci
2 bicchieri di Nero d’Avola
3 stecche di cannella
3 cucchiaini di berberè
10 chiodi di garofano
1 costa di sedano
1 carota
2 piccole cipolle ( dorata e rossa)
2 spicchi d’aglio; sale, olio EVO
Preparazione
Fate marinare la carne nel vino con cannella e chiodi di garofano per qualche ora.
Dopo 3 ore preparate un tegame di coccio appena unto d’olio su fiamma lenta e fate cuocere sedano, aglio, cipolla, carota spezzettati.
A questo punto scolate la carne dal vino e adagiatela sulle verdure trasferendovi anche la cannella. Spolverate col berberè e coprite dimenticando il tegame sul fuoco per 40 minuti. Solo adesso potete aggiungere sale e i ceci lessati e scolati dalla loro acqua.
Un altro quarto d’ora poi spegnete la fiamma, l’agnello continuerà a cuocere mantenendo la sua carne tenera e saporita. Lo servirete a tavola direttamente nel coccio e quando solleverete il coperchio, una nuvola profumata inebrierà i vostri ospiti.
Per le sue conosciute note speziate ho scelto di abbinarci un Nero d’Avola.