Giugno 2003
Il 17 giugno è San Ranieri, il patrono della nostra città, Pisa, quindi sfruttiamo il ponte che va dal sabato al martedì per visitare l’isola del Giglio. E’ la prima volta che ci visitiamo l’isola, sappiamo solo che è molto piccola, andiamo con lo scooter per spostarci meglio. Arriviamo a Porto Santo Stefano in perfetto orario, sta attraccando il traghetto che ci porterà sull’isola in circa un’ora. La giornata è magnifica, anche se molto calda.
Arrivati a Giglio porto telefoniamo alla signora che ci ha affittato la camera, questa volta abbiamo scelto di soggiornare in un appartamento, cercando “case vacanze in Toscana” si trovano buone soluzioni, siamo fortunati, la casa è dietro il porto, del resto tutto è vicino al porto, il paese è piccolissimo. La camera è carina e pulita, ci facciamo consigliare i migliori posti per il mare, mettiamo a posto i bagagli e partiamo subito.
La prima sosta è al negozio di alimentari per comprare i panini, per il giorno ci arrangeremo così, la sera andremo in pizzeria o ristorante, procediamo poi per Le Cannelle, è la spiaggia più vicina alla casa, quindi la prima da vedere. Naturalmente con lo scooter non abbiamo problemi a trovare parcheggio, con la macchina vedo che sarebbe un problema, senza considerare la piacevole sorpresa che gli scooter non pagano il parcheggio. La spiaggia è molto carina, non molto ampia, l’acqua naturalmente è limpidissima, e fredda per i miei gusti, il tempo per un tuffo e mangiamo i nostri panini. Non c’è molta gente, nonostante sia domenica.
Dopo aver preso un po’ di sole decidiamo di andare all’altra spiaggia vicina, Le Caldane, da qui l’unica possibilità è di fare a piedi un sentiero di due chilometri, l’altra possibilità è di tornare al porto e prendere una barca che porta fino alle Caldane, andiamo a piedi, quaranta minuti sotto il sole, ci veniva in mente l’immagine di Fantozzi con la lingua srotolata, comunque la spiaggia è molto bella e meno affollata. Al ritorno ci aspetta un’altra scarpinata, anche se la strada del ritorno sembra sempre più breve, troviamo anche più zone d’ombra, il che rende meno faticosa la camminata. Prima di tornare a casa andiamo a Giglio Castello, carino, piccolino anche questo, come tutto nell’isola, qui prendiamo un buon gelato.
Per la cena facciamo un giro al porto dove si trovano tutti i ristoranti e pizzerie, decidiamo per la pizza, che rientra in prezzi umani, i ristoranti, tutti di pesce, hanno prezzi troppo alti.
Una pizza ed una birra ci costa comunque dieci euro a testa. Dopo cena facciamo una passeggiata per i negozietti di souvenir e compriamo alcuni piccoli ricordi per i genitori.
Seconda giornata, andiamo a vedere la parte occidentale dell’isola, non è che ci voglia un viaggione, in venti minuti attraversiamo l’isola, andiamo a Giglio Campese, dove c’è un’altra spiaggia.
Quando arriviamo al parcheggio c’è qualcosa che non mi convince molto, non vedo moto o scooter, e per me non è un buon segno, generalmente quando dove ci sono le due ruote si trovano anche i posti migliori, infatti andiamo in spiaggia, dietro front, torniamo dalla parte orientale dell’isola, non che fosse brutta, ma non è niente di particolare, preferiamo allora tornare dove ci piace di più.
Ci fermiamo all’Arenella, un’altra spiaggia che troviamo prima di arrivare a Giglio porto, ci fermiamo lì fino all’ora di pranzo. Dopo pranzo facciamo un giro panoramico dell’isola, troviamo una strada che porta fino quasi all’estremo sud dell’isola, ad un certo punto si interrompe la strada asfaltata e comincia una strada sterrata che non è consigliabile da fare con lo scooter, intorno non c’è niente, dall’alto vediamo molte calette raggiungibili solo via mare.
La mattina e il pomeriggio del terzo giorno li passiamo alle Cannelle, è la prima spiaggia che abbiamo visto, ed è quella che si è rivelata la più bella e meglio servita, inoltre c’è un bar-self service dove mangiamo a pranzo del terzo giorno e ci facciamo una doccia calda prima di vestirci e andare a riprendere il traghetto che ci riporterà a Porto Santo Stefano.
In conclusione un’isola molto bella dove torneremo sicuramente, visto anche che non è poi tanto lontana da casa nostra, bisogna solo un pochino organizzarsi per il mangiare.