Anche nei ricettari il linguaggio della globalizzazione rischia di neutralizzare usanze e tradizioni, chi di voi ha mai sentito parlare di patate “mascè”?
Eppure dalle mie parti, Pisa e dintorni, si usava chiamarle cosi, fino a quando il termine “purè” ha preso il sopravvento. Quando nel dopo guerra il porto di Livorno era protagonista di fiorenti scambi di merci e di culture, pare che il termine “mascè” sia stato adottato e italianizzato dall’inglese “mushed” che significa “schiacciato”.
Una volta lessate in acqua salata, le patate venivano schiacciate con la forchetta e non frullate col mixer. Poi con l’aggiunta del latte e del burro si otteneva una sorta di purea. Con una generosa spolverata di noce moscata, le patate mascè accompagnano sia arrosti di carne che di pesce e io continuo a prepararle nella maniera rustica, trovare qualche pezzettino di patata da schiacciare sotto il palato non la considero una pecca.